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Associazione Guido Dorso

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L’Associazione internazionale Guido Dorso. Costituita a Napo­li nel 1970, è la terza associazione meridionalista,  ancora in essere,  dopo  l’A.N.I.M.I  e lo Svimez. Presidente è  Nicola Squi­tieri, Segretario generale Francesco Saverio Coppola. Le sue finalità sono quelle di incoraggiare e promuovere,  sopratutto nelle nuove generazioni l’interesse, lo studio e le attività di ricerca, di divulgazione, utili a favorire la risoluzione dei problemi del Mezzogiorno e a valorizzarne le risorse in una visione nazionale, europea e mediterranea. L’Associa­zione edita, dal 1972, la rivista di cultura ed eco­nomia “Politica Meridionalista­-Civiltà d’Eu­ropa”, rivista che nel 2022 compie 50 anni di ininterrotta attività, mantenendo accesa la fiaccola del risveglio e dello sviluppo del Mezzogiorno. Dal 1970 viene promosso il Premio Internazionale “Guido Dorso”, giunto alla 42a edizione, che si tiene a Roma, al Senato, sotto l’Alto Patronato del Presi­dente della Repubblica e con il Patrocinio del Senato. Il Premio Dorso si avvale anche del Patrocinio dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e del Consiglio Nazionale delle Ricer­che e di alcune tra le più prestigiose università straniere. Il Premio a carattere interdisciplinare, ha come primaria finalità non solo quella di segnalare alla pubblica opinione giovani studiosi e ricercatori dell’area meridionale del nostro Pa­ese. ma attribuire riconoscimenti a personalità italiane e straniere del mondo politico, istituzionale, economico, scientifico e culturale che hanno contribuito  contribuiscono con il pensiero, le opere, le azioni e l’immagine allo sviluppo e al  progresso del Mezzogiorno d’Italia. Hanno ricevuto il Premio Dorso: 44 giovani neolaureati, 298 esponenti del mondo politico, istituzionale, economico, scientifico e culturale di cui 41 operanti all’estero di origine italiana, nonché i Presidenti della Repubblica Leone e Napolitano e i Premi Nobel Dulbecco e Modigliani. Un bilancio di grande valore che, a buon  diritto, dimostra che la cultura meridionalista non è tramontata, ma è, anzi, più che mai viva e che gli obiettivi perseguiti sono stati, in gran parte, raggiunti anche in quegli anni in cui  il Mezzogiorno sembrava essere stato cancellato dall’agenda dei problemi nazionali.. Dal 2005 il Presidente della Repubblica ha destinato, nell’ambito del Premio una propria Targa di rappresentanza appositamente coniata dalla Zecca dello Stato) che l’Associazione Dorso assegna annualmente ad una istituzione scientifica, economica, culturale che operi per favorire il processo di sviluppo del Mezzogiorno. I consensi provenienti da vari settori del mondo scientifico-culturale, che hanno accompagnato in modo crescente il Premio Dorso, vanno certamente ricondotti all’aver voluto legare l’iniziativa al nome prestigioso di un Uomo - Guido Dorso (1892 - 1947) - che individuò nella questione morale e nel rinnovamento della classe dirigente meridionale, il momento centrale ed imprescindibile di ogni azione di risveglio del Mezzogiorno. Un messaggio politico e morale, dunque, ancora oggi di grande attualità. Da sempre l’Associazione Dorso ha sostenuto la necessità, da parte delle varie istituzioni meridionaliste, di fare squadra attraverso un impegno corale per poter vincere insieme le sfide che si presentano per il Mezzogiorno, obiettivo quest’ultimo che vede, in tempi recenti, una sua prima concreta realizzazione nell’aver dato vita nel 2019, insieme ad altri Istituti di consolidata esperienza ad una Alleanza degli Istituti Meridionalisti (A.I.M). Per la pregevole attività svolta a favore della diffusione della cultura, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha conferito, nel 2000, all’Associazione Dorso, il Premio della Cultura. L’Associazione si avvale di un  qualificato Comitato scientifico-culturale di cui fanno parte Andrea Amatucci (presidente), Gerardo Bianco, Pietro Massimo Busetta, Gianfranco Dioguardi, Adriano Giannola, Cesare Imbriani, Zhenya Liu, Giovanni Magnifico, Nicola Mancino, Antonio Marzano, Luigi Mazzella, Alessandro Pajno, Filippo Patroni Griffi, Paola Pelino, Dominick Salvatore, Giulio Tarro, Giuseppe Tesauro, Fulvio Tessitore, Ortensio Zecchino, Sergio Zoppi.

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