Ci sono novità nel campo partenopeo delle arti visive contemporanee. Nonostante il COVID imperante con le sue varianti Delta, Omicron 1, 2 e 3 e l’ancora debole discesa della pandemia, l’arte si muove e una teoria di mostre, rassegne, manifestazioni e meetings vivificano la frontiera degli artisti, dopo uno stallo durato già troppo tempo. La novità c’è; le gallerie di arte contemporanea Intragallery e Piero Renna Arte Contemporanea si fondono in Gallerie Riunite. Entro fine marzo ci sarà la prima proposta espositiva in città, una personale dello scultore romagnolo Matteo Lucca, nello spazio di via Cavallerizza 57. Un grande risultato, intanto, è stato concretizzato con l’invito a partecipare ad Artefiera Bologna, nella sezione curatoriale “Immagini e arte in movimento”, dal 13 al 15 maggio 2022, con la personale dell’artista canadese Fiona Annis. Le due gallerie sono stimabili per la loro precedente operatività concreta.
Questo nuovo progetto promette un consistente sguardo sull’arte del momento. Un nuovo “focus” è indirizzato a comprendere lo “status” dell’arte contemporanea a Napoli, e non solo. A Napoli, anni fa, esistevano molte gallerie, centri, spazi e sia le Accademie della Regione Campania e sia gli Istituti d’Arte e le varie Facoltà scientifico/umanistiche, tipo Architettura, hanno sempre alimentato una creatività sorgiva; difatti, moltissimi artisti erano di livello e ancor oggi operatori di tutto riguardo risultano di caratura e carattere. E’ sempre positivo riscontrare luoghi basilari per diffusione di originalità e attivamente impegnati a guardare al mondo nazionale e internazionale dei prodotti artistici, perché significa realizzare piani significativi culturali.
Di Maurizio Vitiello