Il Centro Sub Campi Flegrei, in partnership con Campi Flegrei Active, in collaborazione con la sovrintendenza Nazionale del Patrimonio Culturale Subacqueo, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, il Dipartimento di Economia dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, con il patrocinio dei Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e Procida, della Banca delle risorse immateriali, dell’Associazione Internazionale Guido Dorso, in occasione della VI edizione di ArcheoCamp, settimana dell’archeologia subacquea nei Campi Flegrei, ha organizzato nei giorni 26 e 27 Ottobre un Convegno presso il Palazzo Migliaresi del Rione Terra di Pozzuoli. Abbiamo intervistato sul Convegno la Dott.ssa Cristina Canoro.
La Dott.ssa Canoro socia fondatrice del Centro Sub Campi Flegrei, dopo gli studi universitari e dopo varie esperienze in azienda e consulenza, in Italia e all’estero, si è dedicata alla progettazione per la promozione del turismo archeologico subacqueo attraverso le nuove tecnologie, partecipando al progetto MeDryDive, co-finanziato dal programma Cosme dell’Unione Europea. Guida del Parco Archeologico Sommerso di Baia, ha fondato Legambiente Città Flegrea con lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile dell’area dei Campi Flegrei. Collabora con le scuole come educatore ambientale al fine di trasferire alle nuove generazioni la conoscenza, promozione, valorizzazione del patrimonio culturale e le opportunità di sviluppo del territorio. Tra le principali tematiche di ricerca emergono quelle relative al marketing del turismo, al turismo archeologico subacqueo, alla promozione e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso.
Dott.ssa Canoro ci parli del convegno.
Il 26 Ottobre si discute su “L’integrazione dello spazio mare con lo sviluppo del territorio”. Attraverso un approccio olistico viene trattato il tema del mare inteso come spazio, risorsa e ambiente mettendo a confronto il punto di vista degli architetti, con quello degli archeologi, dei geologi e dei biologi, dialogando con gli ingegneri e gli economisti attraverso le esperienze degli operatori economici, dei centri di ricerca, dei professionisti, delle aree marine protette, delle Soprintendenze, dei parchi costieri, dei parchi archeologici, capitaneria di porto, musei. Si presentano progetti e attività sviluppatesi come best practice nella Regione Campania, per poi confrontarci e prendere spunto dai laboratori sperimentali presenti nel Mezzogiorno d’Italia.
Il 27 Ottobre in una tavola rotonda si discute su ” La progettazione partecipata. Waterfront flegreo”. Una giornata dedicata all’approfondimento del futuro sviluppo del fronte mare di Pozzuoli con la partecipazione di imprenditori, associazioni, rappresentanti delle istituzioni e studiosi che, con sguardi differenti, animeranno la discussione evidenziando, di volta in volta, aspetti che riguardano la progettazione partecipata, la storia e l’identità territoriale, la pianificazione urbana, la riconversione territoriale, l’archeologia subacquea, la tutela dell’ambiente e della salute.
Al termine dei lavori sarà assegnato il Premio Ulisse, la prestigiosa statuetta che rappresenta l’Ulisse che giace nei fondali di Baia. Il Comitato scientifico conferirà il premio ad una personalità che si è distinta negli anni nell’attività di studio, tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso.
Quali sono gli obiettivi che vi ripromettete di raggiungere con questo convegno?
Sviluppare una rete tra imprese, mondo accademico, associazioni, istituzioni per la tutela, promozione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale sommerso dei Campi Flegrei. In quest’ottica il Centro Sub Campi Flegrei ha svolto negli anni il ruolo di promotore e facilitatore della rete e si pone come centro di formazione e di divulgazione del patrimonio culturale sommerso, al fine di promuovere il territorio ed in particolare il Parco Archeologico Sommerso di Baia, come attrattore principale dei Campi Flegrei, con la convinzione che esso possa agire da propulsore per lo sviluppo del territorio.
L’ArcheoCamp nasce nel 2017 da un’idea del CSFC (Centro Sub Campi Flegrei) come una settimana rivolta all’archeologia subacquea con laboratori, corsi, mostre ed una tavola rotonda con il duplice obiettivo di attrarre visitatori subacquei e di creare un evento, un appuntamento fisso rivolto ad un pubblico più vasto, interessato ed incuriosito dal patrimonio culturale che giace sommerso nei nostri mari. Lo scopo principale quello di diffondere la conoscenza, gli studi ed i progetti in corso e promuovere i siti del patrimonio culturale sommerso come destinazioni turistiche, ponendo l’accento sulla necessità di migliorare l’accessibilità e la fruizione degli stessi. A tal fine esso si rivolge anche ai più giovani attraverso laboratori, visite virtuali, applicazioni digitali, serious game, mostre fotografiche che raccontino la storia dei luoghi. In particolare, il coinvolgimento delle scuole risponde all’esigenza di promuovere la co-progettazione per la valorizzazione del territorio, e lo sviluppo negli studenti di quelle capacità imprenditoriali sempre più necessarie per cogliere opportunità e sfide del presente. Inoltre, in un’ottica di inclusione, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità ai siti e la partecipazione di categorie svantaggiate, l’evento coinvolge persone con disabilità fisiche, mentali e sensoriali, attraverso visite esperienziali ai fondali con guide professionali specializzate.
Un evento così denso di attività doveva prevedere anche un momento di riflessione e di condivisione, uno spazio di confronto tra diverse prospettive.
Quest’anno il Convegno e la Tavola Rotonda nell’ambito della VI edizione di ArcheoCamp sono stati progettati in partnership con Campi Flegrei Active, una rete di imprese, che si avvale della partecipazione di un’intera comunità con l’obiettivo comune di promuovere un turismo sostenibile ed esperienziale nei Campi Flegrei.
La collaborazione con la Soprintendenza Nazionale del Patrimonio Culturale Subacqueo ed il Parco Archeologico dei Campi Flegrei evidenzia il focus sul patrimonio culturale sommerso ed in particolare sul territorio dei Campi Flegrei, mentre l’apporto del Dipartimento di Economia dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli dimostra un’attenzione ai processi di governo e sviluppo del territorio, che si esplica nello spirito stesso delle due giornate di studio e dibattito, durante le quali le istituzioni incontrano le imprese, il mondo accademico e le associazioni per discutere sui temi oggetto degli incontri.
Quali vincoli e difficoltà, di natura istituzionale, finanziaria ed economica occorre superare?
La principale difficoltà per le società di diving center (centri subacquei) che svolgono la loro attività commerciale nell’ambito del turismo subacqueo è che ad oggi il quadro normativo non prevede un codice ateco che inquadri tale tipologia di attività nella cornice del turismo subacqueo. Ad oggi il codice ateco che più si avvicina all’attività turistica subacquea è quello di “gestione di centri sportivi”.
Durante la crisi pandemica sono stati rilevati enormi vincoli e difficoltà a causa della mancanza di riconoscimento dell’attività di turismo subacqueo da parte delle società di diving center, per cui circa 50 centri subacquei con partita IVA si sono riunite nell’associazione di categoria ASSEDI, con lo scopo di avviare il processo di riconoscimento a livello normativo nazionale. Il Centro Sub Campi Flegrei è tra i soci fondatori dell’ASSEDI.
Tali difficoltà si traducono nell’impossibilità di accesso a fondi destinati al turismo, mentre l’industria subacquea è riconosciuta nella prassi in tutto il mondo come parte integrante del turismo sostenibile, contribuendo alla tutela dell’ambiente marino. In particolare nei fondali dei Campi Flegrei è possibile identificare una particolare nicchia del mercato che si riconosce come “turismo archeologico subacqueo”.
Quale è il ruolo delle Istituzioni ?
Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, ente gestore del Parco Archeologico Sommerso di Baia, sta sviluppando progetti di partenariato pubblico-privato nella tutela, gestione, fruizione e promozione del patrimonio dei Campi Flegrei. In particolare la gestione affidata ai centri subacquei e ad altri operatori privati delle viste nel Parco sommerso, rappresenta uno dei primi esempi di tale processo.
Quali riflessi questa iniziativa può comportare in termini non solo culturali, ma anche di benessere della Comunità?
Coinvolgimento della comunità nella conoscenza del patrimonio archeologico, paesaggistico, il coinvolgimento nella tutela del bene attraverso programmi di citizen science, di monitoraggio dello stato dell’arte delle strutture sommerse, migliorare la fruizione e promozione del territorio.
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