Con questo articolo a firma di Valentina Busiello continuiamo il viaggio negli archivi della cultura e sapienza meridionale, l’obiettivo è far conoscere la ricchezza del nostro territorio, gli uomini di cultura, il loro pensiero e le loro azioni, ma anche favorire l’attrazione di flussi turistici, valorizzando le risorse culturali che il Mezzogiorno esprime da sempre. Protagonista di questa storia è Palermo e la Fondazione Thule.
La Fondazione Thule Culture
Abbiamo visitato la Casa Museo Thule, con sede nel cuore della città di Palermo ed abbiamo intervistato il Presidente della Fondazione e Casa Editrice Thule il Professore Tommaso Romano, anche Presidente Onorario del Museo Mirabile di Marsala, iscritto all’Albo D’Oro.
Presidente, ci parla della Fondazione, Casa Editrice Thule, ma soprattutto di questa interessante Casa Museo Thule?
La Fondazione nata nel 1971 come inizio di Thule, da 20 anni è Fondazione Thule Culture e casa Editrice di oltre 15.000 volumi, con tutto l’archivio, quindi la parte storica e documentaria. C’è una storia fondata sulla cultura e la libertà di espressione e di pensiero, sono passati i filosofi più importanti, anche rappresentanti del del mondo politico. Sono stato in politica come Consigliere Provinciale, Assessore alla Cultura per tre volte alla Provincia, una volta al Comune, e per 4 anni Vicepresidente alla Provincia di Palermo, e sono Consigliere Nazionale Unione Province Italiane e Consigliere dell’URPS, ho svolto anche vita di Partito, sempre legato alla cultura come Assessore, e Presidente della Commissione Pubblica Istruzione e Cultura. Provengo da una famiglia di Avvocati e Notai. A 12 anni e mezzo organizzai una mostra collettiva di artisti insieme a dei miei coetani e pittori, era nel periodo natalizio e andai in tipografia per stampare il manifesto, e quello fu il mio primo ingresso in tipografia, da li fu pubblicato un manifesto che ancora conservo, ed ho realizzato un libro che parla delle mie origini. Al mio tempo i manifesti venivano realizzati tutti a mano, ed all’età di 14 anni pubblicai il mio primo libro, ed a 16 fondai la Casa Editrice.
La Casa Museo Thule inizia dalle stanze dove ci sono oggetti di oltre 20 mila pezzi, tra bellissimi quadri, piatti, statue, statuette in ceramica dove risalta la bellezza, la femminilità racchiusa in un quadro o in una statua. Ogni oggetto possiede un’anima, un suo autentico significato, posizionati ovunque ed in ogni angolo di parete. Tutto ha un senso. Sono collezionista, la Casa Museo Thule è la sede operativa della Fondazione e Casa Editrice che va avanti nel tempo ed è situata nel cuore della città di Palermo. Oltre 100 mila personalità di spicco di livello nazionale ed internazionale sono venuti a trovarmi in visita alla Fondazione. C’è un catalogo storico dove vengono pubblicati piu’ di 1000 volumi di libri e centinaia di riviste, abbiamo un giornale on line che si chiama “Culturelite”. Nel mese di dicembre ci sarà la manifestazione conclusiva del Cinquantesimo anniversario della Fondazione. Tra le pareti d’arte e cultura, tra il puro collezionismo e la bellezza di ogni singolo oggetto c’è una porta coperta da oggetti dove al suo interno si apre una piccola cappella, luogo sacro della Fondazione. Tantissimi sono stati i riconoscimenti e le medaglie ricevute per premiare la libertà’ della cultura e del pensiero, ma soprattutto l’arte. Il problema di oggi è, che esiste una cultura a senso unico, di pensiero unico, e bisogna difendere la libertà’ della cultura. La nostra mission fondamentale, bisogna affermare l’individualità del soggetto, soprattutto riaffermare una cultura classica, umanistica, libera, naturalmente come centralità e presupposto la natura e la bellezza. Ho scritto anche bellissimi libri sulla grande forza della bellezza attraverso i simboli, anche questo è un aspetto fondamentale, cogliere la simbolicità, il mito. Noi viviamo troppo di materialismo, in linea di massima il punto resta quello di affermare soprattutto una centralità dell’uomo. C è tutta una storia lunga dove ne ho parlato nel mio libro dei 40 anni della Fondazione Thule Culture, fatta di persone, incontri, Autori, Premi letterari, iniziative, Convegni Nazionali, presentazioni e collaborazioni.
Com’è nata questa idea del collezionismo?
Il collezionismo è una mia passione, anche scientifica, iniziando da un piccolo oggetto. La mia Mission fondamentale è l’amore per la letteratura poichè sono uno stimato scrittore, ma soprattutto l’amore per l’arte, tramandata da una mia zia sorella di mio padre che era una bravissima pittrice, Giovanna Romano, e così mi innamorai della pittura, l’arte. Successivamente ho avuto le mie esperienze dal punto di vista del Futurismo. Alla Casa Museo Thule c’è una collezione di statue che rappresentano la bellezza racchiuse in donne in ceramica. Ogni oggetto ha un suo preciso significato, nel senso che, è la ricreazione di quella che possiamo chiamare “the chamber of wonders”, “ la Camera delle Meraviglie”, infatti chiunque viene si stupisce, e non sa dove vedere prima. Troviamo disegni originali di Ernesto Basile, ci sono i pittori Siciliani, pareti con dei bellissimi quadri posizionati in modo perfetto e sinergico tra loro. I piatti Siciliani dipinti a mano, come il disegno della ballerina nel piatto, come il volto di una bimba immortalata in un quadro, le collezioni di bicchierini, collezioni di statue bellissime in miniatura sul pianoforte. Su una antica scrivania in noce degli occhialini veri antichi, e conservo ancora nel tempo tra i tanti oggetti, un primo pezzo della mia collezione che comprai quando avevo i miei 13 anni. A susseguire ritratti di pittori importanti, ricami, l’arte antica, collezioni di animali, il cane di terracotta di Camilleri. La collezione delle donnine, c’è un angelo in cartapesta del fine 700, collezioni di vario tipo. Tutte collezioni mie personali.
Professore ci illustra la sua teoria del Mosaicosmo?
Un esempio; un raccoglitore di lattine per strada ha una sua importanza. Ogni uomo da Einstein a Leonardo Da Vinci fino all’ultimo si iscrive in un cosmo come se lasciasse un’impronta, ciò che si realizza sopravviverà nel tempo. Tutti noi siamo destinati ad una fine terrena, ma le opere restano. Molto importante è la grande cultura classica, Aristotele, Platone, la dimensione della storia, della filosofia, della letteratura, che ritorna sempre. L’immenso Dante, dove recentemente ho spiegato il significato di Dante all’infinito. Poi c’è il pensiero anche tecnico, la grande matematica, la grande scienza. Sono grande amico degli animali ed ho grande rispetto, ho un cane che adoro. Pensare l’uomo come distruttore è un’assurdità, poiché esso è un creatore ed è al centro del mondo, la tecnica senza l’Umanesimo non esiste. Se non c’è il supplemento dell’anima, il supplemento spirituale, che cosa ne resta?
Che cos’è il Genius Loci?
È trovare nei luoghi una perennità’, ma anche una magia che non è soltanto quello delle pietre. Le pietre bisogna anche farle parlare, come un Museo che comunica. Gli oggetti del mio collezionismo parlano, comunicano tra loro. Non a caso ho anche scritto un bellissimo libro dal titolo “La Casa dell’Ammiraglio” un romanzo dove questi oggetti parlano, dialogano tra loro. Illustro un punto fondamentale su Aristotele dove dice, che la civiltà nasce dallo stupore ed il pensiero, e dalla meraviglia, proprio come chi entra nella mia Fondazione per la prima volta, resta stupito. Sono per la singolarità, non credo al collettivo, ma nel singolo, che sta a significare che la irrepetibilità di ogni essere umano è quella che poi determina la libertà e la creatività. Chi crea è il singolo, bisogna scommettere sull’individuo, il resto si chiama gregge. Bisogna uscire dallo stereotipo, dal luogo comune, rifondare una cultura anche dell’appartenenza, che cultura non significa solo libro, ma radicamento.
Quale è per lei il significato della parola Cultura?
Cultura significa “coltivazione della terra” e deriva dal verbo coltivare, questa è l’origine della cultura, e noi dovremo coltivare noi stessi, quindi bisogna scoprire sempre cio’ che evidentemente non è in superficie, ma bisogna andare in profondità, questo è il dato. Ogni uomo e donna di buona volontà può dare il suo contributo, non deve essere per forza Napoleone Bonaparte.
Professore tra innumerevoli libri della prestigiosa Casa Editrice Thule, ce ne uno che ci ha colpito molto dal titolo “Il Furore Del Cigno” del giovane Alessandro Giacalone, ce ne parla?
Alessandro è un giovane appassionato di scrittura, poesia, alla ricerca di storie. Un viaggio giornaliero in tram verso la scuola. Una raccolta di storie e sguardi osservati attraverso un finestrino. Parole, fantasie trascritte in un taccuino, fogli di carta che diventano cigni, origami, da regalare al prossimo viaggiatore, voci che si trasformano in poesie. Alessandro Giacalone è un giovane poeta, nei suoi versi si incontrano sovente gli aforismi, quasi sentenze oracolari mitigate dai simboli che relativizzano pure l’assoluto, facendo planare nel fare delle cose, nel rivestire sogni e realtà di archetipi senza rincorrere a stereotipi o a buonismi che la letteratura che non è moralismi dovrebbe mettere fra parentesi. Il cigno è parte del suo universo, identitario e al contempo straniante. Così nelle pagine terse in una prosa che si misura con la poesia facendosi la sua verità. La sua perché la verità dell’arte è approdo verso l’oggettività, ma resta irto cammino singolare esperienza d’amore, di passione e di odio. Ecco gli elementi quasi alchemici di un testo di iniziazione ben noto, di una pratica letteraria che è già per Alessandro il destino di una intera esistenza.
La Fondazione Thule
Fondata e istituita nel 2001 in occasione del trentennale delle Edizioni Thule, la Fondazione (che ha preso il posto del Cenacolo Thule di Studi Storico Artistico Letterari fondato nel 1973 e operativo fino al 2001) ha iniziato l’attività il 21 dicembre dello stesso anno con una manifestazione-convegno a cui hanno partecipato oltre quattrocento invitati, nell’Aula Magna dell’Istituto Santa Lucia di Palermo. Presidente è il prof. Tommaso Romano; Segretario Generale il dott. Giuseppe Bagnasco, dott. Ignazio Romano, componenti prof. Maria Patrizia Allotta, dott. Nino Aquila +, geom. Vito Mauro, prof. Maria Caterina Romano, il dott. Lillo Infantino è il coordinatore degli “Amici della Fondazione” che operano e sostengono le attività culturali e sociali della stessa Fondazione, unitamente a una prestigiosa Consulta Scientifica Internazionale. La Fondazione ha specifiche Collane Editoriali, parte integrante del catalogo Thule, e ha patrocinato alcune pubblicazioni specie con le Edizioni Itinera, che fanno parte del Gruppo editoriale. La Fondazione collabora stabilmente con Enti Pubblici e Privati, altre Fondazioni, Atenei, Gallerie d’Arte e Case Editrici, anche con le Opere d’Arte della sua Collezione, con i materiali Storico-Documentari del proprio Archivio Storico e con la qualificata Biblioteca, ricca di circa quindicimila titoli, che sono regolarmente consultabili. Fondi bibliografici donati dalle Edizioni Thule e dalla Fondazione, sono istituiti presso le biblioteche civiche di Baucina, Bolognetta, Ciminna, la biblioteca Duns Scoto di Gibilmanna, la Biblioteca Francescana di Palermo, la Biblioteca di Poesia di Lecce e in diversi altri centri culturali. L’Archivio Storico, testimonia dell’attività culturale ed editoriale delle Edizioni Thule e della Fondazione Thule Cultura con fondi archivistici e documentari (XIX e XX secolo), è stato dichiarato “di interesse storico particolarmente importante” e sottoposto alla disciplina del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza Archivistica per la Sicilia (Prot. 335 VIII/62). La Fondazione Thule Cultura organizza il Convegno Nazionale di Studi, promuove o sponsorizza Concerti, Mostre d’Arte e Storico-Documentarie, presentazioni librarie, conferenze, incontri con l’Autore e i Premi Fragmenta, Salvator Gotta, Michele Ghitakos.