Giovedì 22 luglio 2021 si è svolta nella prestigiosa sede dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, presso Villa Doria D’Angri, a Napoli, la conferenza stampa di presentazione del MEIM − Master in Entrepreneurship Innovation Management dell’Università Parthenope realizzato in collaborazione con il MIT Sloan School of Management del Massachusetts Institute of Technology (MIT), Cambridge – USA, attraverso un accordo quinquennale siglato tra le due istituzioni formative. Il MEIM è un programma della durata di 12 mesi a partire da gennaio 2022, che consentirà agli studenti partenopei di entrare a far parte del MIT Sloan Affiliate Alumni Network, offrendo loro un’occasione di grande arricchimento nell’orizzonte formativo in un contesto internazionale all’avanguardia, in un’Università classificata dal QS World University Ranking per il nono anno consecutivo come il primo Ateneo al mondo.

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MEIM – Conferenza Stampa di presentazione – Villa Doria D’Angri – Università degli Studi di Napoli Parthenope 

Questa iniziativa di collaborazione non nasce oggi, ma parte da lontano con l’avvio del progetto MIT REAP (MIT Regional Entrepreneurship Acceleration Program), che ha visto la partecipazione fra Università Parthenope e MIT (Massachusetts Institute of Technology ) per lo Sviluppo Regionale. Dal Maggio 2018, su iniziativa dell’Università Parthenope di Napoli attraverso il Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi (DISAQ), la Regione Campania ha fatto parte del programma REAP- Regional Entrepreneurship Acceleration Program (MIT REAP) organizzato dal MIT, ad oggi la prima università nelle classifiche mondiali. Forte dell’esperienza e del suo storico ruolo di leadership nella formazione del cluster biotech nell’area di Kendall Square (CA, USA) − definito il miglio più innovativo al mondo − il MIT ha lanciato MIT REAP con lo scopo di contribuire alla definizione di strategie di sviluppo e innovazione regionale in diverse aree del mondo.

La Regione Campania è stata la prima regione italiana a prendere parte al programma. Coordinato dal Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi (DISAQ) dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, il Team MIT REAP Campania ha visto la partecipazione per la Parthenope di Marco Ferretti, Team Champion e Professore Ordinario di Strategia, Francesco Calza, Prorettore Vicario, Adele Parmentola, Professore Associato in Management ed Eva Panetti, Ricercatore e Docente in Business Model Innovation, nonché Project Manager del Progetto. Nel team sono stati presenti anche l’Assessore all’Internazionalizzazione, Innovazione e Startup Valeria Fascione, il Vice Presidente di Confindustria Vito Grassi, il Vice Direttore di BPER Banca Pierpio Cerfogli e altri rappresentanti del mondo delle Imprese tra cui Guido Grimaldi (Grimaldi Group) e Giovanni Ranieri (Next Geosolutions). Nel 2020 l’Associazione Guido Dorso, data l’innovatività del progetto e i suoi futuri effetti per lo sviluppo imprenditoriale, ha assegnato il premio alla Dott.ssa Eva Panetti, Project Manager del Progetto.

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EVA PANETTI, Ricercatore e Docente in Business Model Innovation

Alla conferenza stampa di presentazione del MEIM sono intervenuti Mara Carfagna, Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale; Alberto Carotenuto, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope; Vito Grassi, Vicepresidente di Confindustria; Francesco Calza, Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope; Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Start Up della Regione Campania; David Capodilupo, Professore della MIT Sloan School of Management in collegamento da Cambridge; Marco Ferretti, Docente di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università Parthenope.

Mara Carfagna nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di lottare contro quel senso di rassegnazione che spesso, soprattutto al Sud, ha portato a pensare che lo studio in qualche modo non “serva”, mentre invece è uno dei mezzi più importanti per attivare quell’ascensore sociale che possa servire da volano di sviluppo attraverso l’incontro tra formazione e impresa anche in un’ottica di crescita territoriale. La politica e le istituzioni hanno il dovere di sostenere e spalleggiare l’Università – ha dichiarato il Ministro – La politica deve farlo costruendo, materialmente, un’Italia più accogliente, che possa permettere ai giovani di non essere costretti a lasciare il Paese per affermare le proprie qualità. Questa è una responsabilità che io avverto personalmente e, per quanto mi riguarda, vi assicuro che farò il possibile affinché le istituzioni possano creare un ambiente favorevole all’istruzione e alla formazione.    

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Mara Carfagna, Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale

Il Rettore dell’Università degli Studi Parthenope, Alberto Carotenuto, ha dichiarato: Si tratta di un progetto molto importante, che offre una grande opportunità a tutti gli studenti campani, italiani, e spero anche europei, di poter fare un’esperienza con la più prestigiosa università al mondo, il MIT, che credo abbia quasi 40 premi Nobel nel suo organico. È un’opportunità in un settore quale quello dell’imprenditorialità giovanile che in questo momento è molto importante per il nostro tessuto sociale, perché il capitale umano dovrebbe rappresentare la possibilità di far rinascere questo territorio. L’iniziativa parte da un progetto che è partito due anni fa che ci diede l’opportunità di fare una cordata con il IMIT e che poi si è ulteriormente sviluppato.  È un progetto ampio, che non riguarda solo il Master ma anche i corsi di studio di Informatica Applicata, di Ingegneria Gestionale, di Marketing e Management delle Imprese Internazionali.

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ALBERTO CAROTENUTO, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope

Il Rettore ha poi ribadito l’importanza dell’incontro tra formazione e impresa: Bisogna sicuramente invertire la tendenza e far sì che non siano più i giovani a dover andare in cerca di lavoro inviando il proprio CV alle varie imprese e andando in giro a fare colloqui, spesso demotivandosi nella ricerca, cosa che poi spinge i ragazzi che non riescono a inserirsi in un tessuto industriale forte ad andare fuori per potersi realizzare. Ciò che si vuole sempre più promuovere attualmente è che sia l’impresa a rivolgersi direttamente all’Università, cercando negli elenchi dei laureati la professionalità più adatta alle proprie esigenze.  Al Nord è già così, come accade al Politecnico di Milano, ad esempio, di cui ho esperienza diretta. I giovani riescono immediatamente a trovare una collocazione professionale. L’obiettivo del Master è puntare sempre più all’internazionalizzazione, anche se questo termine è ormai riduttivo, poiché siamo in un mondo globale. Purtroppo, in questo momento scontiamo il ritardo a cui ci costringe la pandemia.

Francesco Calza, Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, ha affermato: l’Università Parthenope lancia questo Master Internazionale in Master in Imprenditorialità e Gestione dell’Innovazione in collaborazione con il MIT. È un’occasione per gli studenti di avere una formazione di eccellenza, coadiuvata con tutti gli strumenti e le leve che abbiamo a disposizione per agevolare anche la parte finanziaria, consentendo così a tutti di accedere all’eccellenza. È una delle iniziative previste dall’accordo con il MIT, che prevede anche un’occasione di ricerca e di scambio tra docenti, progetto sul quale siamo fortemente impegnati e al quale stiamo lavorando alacremente.

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FRANCESCO CALZA, Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope

Valeria Fascione ha affermato: In qualità di Assessore alla Ricerca, Innovazione e Start Up Regione Campania, sono particolarmente felice che vi sarà una nuova generazione di studenti che potranno formarsi in collaborazione con una delle Università più prestigiose al mondo. È un’opportunità davvero straordinaria. Abbiamo creduto e crediamo fortemente nell’importanza dell’internazionalizzazione e come Regione abbiamo finanziato molti progetti, perché siamo convinti dell’importanza di crescere con gli occhi aperti al mondo e di maturare e condividere esperienze con persone di tutte le razze, di tutte le lingue e di tutte le religioni.  L’Assessore ha inoltre sottolineato l’importanza del capitale umano e della sua relazione con la crescita economica ed ha confermato il suo supporto e il suo commitment più assoluto nel seguire lo sviluppo di questo Master, anche nell’ottica di sviluppare ulteriori progetti.

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VALERIA FASCIONE, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Start Up Regione Campania

Vito Grassi, Vicepresidente di Confindustria, in riferimento alle considerazioni sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha dichiarato: Il PNRR dà grande spazio alla formazione e ai nuovi modelli formativi. Il Master è uno spazio di nicchia ma altamente qualificato. Gli ITS sono gli strumenti su cui l’industria conta molto per avvicinare il mondo della formazione al mondo del lavoro e rappresentano un esempio di formazione richiesta dal mondo del lavoro, una formazione che si avvicina alle esigenze di mercato. In questo senso, purtroppo, in Italia in questi anni si è risentito molto del gap creato dall’eccessiva lontananza tra queste due dimensioni.

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VITO GRASSI, Vicepresidente di Confindustria

Marco Ferretti, Docente di Economia e Gestione delle Imprese, ha esplicitato in maniera molto esaustiva le linee guida del progetto in direzione dell’internazionalizzazione: Il progetto che stiamo portando avanti è un elemento di un progetto molto più ampio, nel senso che la formazione dei giovani orientata all’imprenditorialità non è intesa soltanto come imprenditorialità per creare impresa ma anche come un nuovo modo di concepire il management all’interne di imprese già consolidate. Questa è la strategia che stiamo cercando di portare avanti con la Regione, l’Ateneo, le grandi imprese, le medie aziende, il territorio e anche con il sistema finanziario, che ha come obiettivo rafforzare il nostro ecosistema, fare in modo che nascano e si consolidino sul nostro territorio imprese innovative basate sulla conoscenza. Pensiamo di ottenere questo risultato lavorando sulla formazione, ma l’obiettivo deve essere duplice: da una parte ridurre il numero di ragazzi che vanno via, la cosiddetta “fuga di cervelli”, dall’altra fare in modo, attraverso il progetto, che è internazionale, di attrarre persone da fuori per far capire anche all’esterno che questo territorio è ricco di potenzialità e di talenti, piccole e grandi imprese straordinarie, e che quindi vale la pena anche investire sul territorio. Quindi internazionalizzazione intesa come integrazione del nostro territorio in un contesto più ampio.

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MARCO FERRETTI, Docente di Economia e Gestione delle Imprese

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Lorena Coppola

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