Si è svolta al Gran Caffè Gambrinus di Napoli la conferenza stampa di presentazione della decima edizione del Festival dell’Alta Costiera Amalfitana “Sui Sentieri degli Dei”, che si svolgerà ad Agerola dal 21 luglio al 6 settembre 2021. Un grande traguardo, un anniversario importante, con una programmazione ricchissima di musica, teatro, letture, incontri, premi prestigiosi e grandi ospiti della cultura e dello spettacolo, tra cui Alessandro Siani, Andrea Sannino, Elio, Erri De Luca, Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, Corrado Tedeschi, Marisa Laurito, Nicola Piovani, Ermal Meta, Fabio Armiliato, Arisa, Gene Gnocchi, Fabrizio Moro, Giuliana De Sio e Alessandro Haber, Claudia Campagnola e Marco Morandi, Paolo Conticini, Federico Moccia, Noa.
Lo splendido Palazzo Acampora, antica dimora risalente al XVIII secolo, e il suggestivo Parco della Colonia Montana, sede del Campus Universitario Principe di Napoli, accoglieranno i molteplici appuntamenti dell’attesissimo Festival, che, come di consueto, prevede anche l’imperdibile appuntamento di Ferragosto con l’Alba Magica in alta quota, sul Monte Tre Calli, con un concerto tenuto dal Gruppo Bandistico “Città di Agerola”. Per gli appassionati della Lirica lunedì 9 agosto per la prima volta nel contesto dei Monti Lattari verrà rappresentata La Bohème, il capolavoro di Giacomo Puccini, su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. Un’edizione la cui direzione è affidata a Katia Ricciarelli con il Coro Lirico di Lecce e l’Orchestra Sinfonica dei Balcani (Bulgaria Classic) diretta da Leonardo Quadrini.
Per onorare la memoria di chi in passato ad Agerola ha trovato ispirazione, segnatamente Salvatore Di Giacomo, Francesco Cilea e Roberto Bracco, sono stati istituiti tre premi, che saranno consegnati rispettivamente a Marisa Laurito, Fabio Armiliato e Alessandro Siani, unitamente ad altri tre riconoscimenti: il Premio Agerola alla Carriera destinato a Noa, il Premio Speciale Festival Agerola, che sarà consegnato a Ermal Meta, e il Premio HHT Onlus, che sarà consegnato al Premio Oscar Nicola Piovani.
Una sezione speciale del Festival sarà dedicata alla presentazione di libri. Tra le date da ricordare per gli appuntamenti letterari che si svolgeranno a Palazzo Acampora, organizzati dall’Associazione Alter di Agerola, il 18 agosto sarà presentato il volume Il Lupo e l’Agnello di Pietro Massimo Busetta, edito da Rubbettino, relatori Francesco Saverio Coppola, Segretario Generale dell’Associazione Internazionale Guido Dorso e Antonio Corvino, Direttore Generale dell’Osservatorio di Economia e Finanza. Alla presentazione interverrà l’autore.
Il 20 agosto sarà la volta di Il Futuro dell’osso tra vecchi e nuovi dualismi di Carmine Nardone, edito da Futuridea, relatori Francesco Saverio Coppola, Segretario Generale dell’Associazione Internazionale Guido Dorso; Pietro Massimo Busetta, Economista, Docente dell’Università di Palermo; Antonio Corvino, Direttore Generale dell’Osservatorio di Economia e Finanza. Il 28 agosto, in occasione della giornata-ricordo I Remember Ernesto Paolozzi, sarà presentato Diseguali. Il lato oscuro del lavoro di Ernesto Paolozzi e Luigi Vicinanza, edito da Guida Editori, relatori Mariano Billo Paolozzi, giornalista; Giovanni De Falco, Presidente IRES Campania; Francesco Saverio Coppola, Segretario Generale dell’Associazione Internazionale Guido Dorso.
Il 3 settembre conclude il ciclo di presentazioni organizzate dall’Associazione Alter Di terra e di pietra. Forme estetiche negli spazi del conflitto, dalla Jugoslavia al presente di Gianmarco Pisa, edito da Multimage Editore, relatori Mary Cinque, artista; Giovanni De Falco, Presidente IRES Campania; Francesco Fusco, Presidente dell’Associazione Culturale Alter. A tutte gli appuntamenti letterari sarà presente il Sindaco di Agerola Luca Mascolo.
Alla conferenza stampa di presentazione del Festival al Gran Caffè Gambrinus di Napoli, moderata da Emiliano Amato, sono intervenuti Luca Mascolo, Sindaco di Agerola; Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania; Tommaso Naclerio, Consigliere Comunale con delega al Turismo; Regina Milo, Assessore alla Cultura del Comune di Agerola; Giovanni Paone, patron di Palazzo Acampora; Giuseppe Valentini, Coordinatore della Regione Campania di HHT Onlus, Charity Partner del Festival; Rosario Bianco, delegato dal Presidente dell’UniPegaso Danilo Iervolino, istituzione presente ad Agerola con il Campus Universitario. Tra i partecipanti Francesco Saverio Coppola e Giovanni De Falco, in rappresentanza di A.I.M. (Alleanza Istituti Meridionalisti) e dell’Associazione Culturale Alter, in veste di copartner del Festival.
Una manifestazione di carattere culturale di straordinario impatto sul territorio, come dichiarato da Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania: La peculiarità di questo Festival è collocarsi all’interno di una strategia di carattere culturale, naturalistico ed enogastronomico. Una grande strategia che vede il pubblico e il privato ritornare in un partneriato proficuo, vantaggioso, efficace. In merito ai risultati che ci aspettiamo, le aspettative sono rivolte all’idea di vedere misurato un flusso turistico consistente e qualitativo che possa cambiare le regole del gioco e che consenta di far sì che, come nel Grand Tour di fine ‘700-inizi ‘800, il territorio sia in grado di attrarre francesi, inglesi, americani e tedeschi in una nuova dimensione, la dimensione della nostra identità culturale.
Il Festival, come affermato dal Sindaco di Agerola Luca Mascolo, è un inno alla Bellezza alla Pace: Eravamo un brutto anatroccolo, ora siamo un bellissimo cigno. Siamo cresciuti in questi dieci anni, questo cigno ha imparato a volare, questo cigno vuole continuare a volare alto, segnando la prospettiva della crescita del territorio, non solo di Agerola ma dell’intera Penisola Sorrentina e Amalfitana, nonché di tutta la Regione Campania. Siamo enormemente orgogliosi di annunciare un cartellone straordinario che rimarrà nel cuore di tutti, ben 40 date in due mesi. Siamo arrivati al decimo anno di un Festival che abbiamo voluto fortemente organizzare per respirare le suggestioni artistiche che ci piacciono e che trovano le basi nel recupero della memoria storica in un territorio che l’aveva perduta, con i tre Premi dedicati a Bracco, Cilea e Di Giacomo, e nella valorizzazione delle bellezze e dei paesaggi, con la ricca e articolata rete sentieristica di cui tutto il mondo parla. Sono stati splendidi anni in cui il Festival si è confermato un circuito privilegiato, capace di stimolare la curiosità e favorire l’incontro tra la cultura e la gente.
Abbiamo visto il Festival crescere diventare grande fra i grandi, maturare e cambiare, adattandosi alle esigenze del pubblico, sostenuti dagli applausi che hanno scaldato i cuori e donato l’entusiasmo per fare sempre meglio e sempre di più – dichiara il primo cittadino di Agerola − Ora il desiderio è di lasciarci alle spalle questi mesi davvero complicati a causa dell’emergenza sanitaria. Anche quest’estate nonostante tutto ci siamo e nonostante il difficile anno non ci siamo fermati per poter offrire alle persone la possibilità di assistere in sicurezza a eventi culturali di rilievo e creare speranza e fiducia nel futuro. Sarà un’edizione ricca di contenuti, di grandi artisti che per la prima volta onorano della loro presenza la nostra rassegna, ma anche di graditi ritorni. L’assoluta qualità del cartellone ci inorgoglisce e rende ancora più potente il messaggio che vogliamo lanciare da Agerola: siamo pronti a ripartire e vogliamo farlo attraverso la voce, la musica e le parole di interpreti che sanno regalare emozioni come pochi altri.
L’edizione di quest’anno si annuncia di particolare bellezza, come dichiarato dal Consigliere Comunale con delega al Turismo Tommaso Naclerio: Siamo all’anno 10, dieci anni di un percorso lungo e faticoso che ci ha fatto registrare dei risultati molto importanti e raggiungere vette inesplorate. Da dieci anni abbiamo immaginato il Festival come un recupero della memoria storica di personaggi, poeti e intellettuali che sceglievano Agerola come meta di ispirazione. Sono stati dieci anni in cui abbiamo lavorato tantissimo cercando di costruire una proposta culturale che ricercasse continuamente il concetto di Bellezza, dove l’Arte, la Musica, la Letteratura, il Teatro potessero calarsi in uno dei contesti paesaggistici più belli al mondo, quello dell’Alta Costiera Amalfitana tracciato da una rete sentieristica a picco sul mare. Quest’anno riteniamo sia l’edizione più bella di sempre, perché è un inno, un richiamo alla normalità. Il cigno, che è il soggetto grafico del nostro layout, sta a testimoniare la contrapposizione al cigno nero del COVID.
È l’edizione più bella anche perché, fortunatamente, oggi assumiamo un profilo che va al di là dei confini locali e nazionali – continua Naclerio − Qui l’Arte, la Letteratura, la Cultura sono di casa, Agerola è il palcoscenico ideale per ospitare appuntamenti del genere che si terranno in due location importanti: il Parco della Colonia Montana e il Palazzo Acampora. Il Parco della Colonia Montana è sede del Campus Universitario Principe di Napoli e ospiterà i concerti e gli eventi più grandi, da Marisa Laurito ad Alessandro Siani, Arisa, Fabrizio Moro, Ermal Meta, fino al concerto dell’artista israeliana Noa. La suggestiva corte di Palazzo Acampora è la dimensione ideale per ospitare appuntamenti letterari, presentazioni di libri ed eventi teatrali più intimi, quali gli spettacoli di Mariano Rigillo, Corrado Tedeschi, Paolo Conticini, o il concerto di Sue Song. Agerola è orgogliosa di fare da palcoscenico a questo programma, a questo cartellone, con nomi di grande prestigio, artisti di calibro mondiale e tre premi dedicati a Bracco, Cilea e Di Giacomo.
Regina Milo, Assessore alla Cultura del Comune di Agerola, definisce il Festival una grande e imperdibile occasione di condivisione: Siamo alla decima edizione di “Agerola – Sui Sentieri degli Dei”, quello che ormai non è più un semplice evento. La rassegna e il ricco cartellone di eventi diventa per il nostro territorio non solo momento di intrattenimento, di condivisione, di promozione turistica e culturale ma diventa vero e proprio protagonismo di un territorio che in questi anni si è riappropriato di una scena che, soprattutto dal punto di vista culturale, ci mette al primo posto tra i Comuni che riescono, attraverso il racconto del territorio e il recupero delle radici, a dare una veste nuova che sia più vicina a tutti i cittadini e che procura quello che per noi è più importante di ogni altra cosa, non solo il godimento degli spettacoli e delle serate fresche ad Agerola, ma un vero e proprio movimento di riflessione culturale. Quello che serve alla nostra terra è un input in più, una consapevolezza diversa su quelle che sono le ricchezze infinite e le bellezze non solo naturali ma anche umane. Questa rassegna è diventata faticosa negli ultimi due anni, perché siamo stati costretti a chiedere ad adeguarci all’utilizzo dei dispositivi anti-COVID, ma abbiamo scelto di resistere, per cui quest’anno il Festival, oltre che un inno alla Bellezza, sarà un inno alla resistenza e alla resilienza, quella di un territorio che non si vuole fermare nel suo sviluppo, soprattutto dopo un periodo così complicato.
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